Tridente da gladiatore

Il retiarius usava il tridente per tenere a bada l'avversario, mentre cercava di usare la rete per bloccarlo o immobilizzarlo. Una volta che l'avversario era a terra o immobilizzato, il retiarius poteva fare buon uso del suo tridente come arma letale, come testimoniano alcuni teschi gladiatori che mostrano ferite provocate da quest'arma.

La riproduzione realistica di un combattimento gladiatorio richiede armi che possano essere utilizzate in modo sicuro e che non arrechino alcun danno ai rievocatori. Devono essere sicuri, leggeri e maneggevoli, ma allo stesso tempo devono avere un aspetto il più possibile realistico per il successo dello spettacolo. In questo caso, il tridente è realizzato in acciaio massiccio, molto realistico, ma con le punte che terminano in sottili sfere, sicure e discrete, che permetteranno uno spettacolo realistico e senza incidenti.

L'asta in legno di pino è opzionale (finitura funzionale) e presenta un'articolazione con la testa decorata con canapa.

Grazie alla sua buona fattura e ai materiali utilizzati, è molto leggero, per ridurre l'affaticamento del combattente.

Esistono diversi modelli di tridente rinvenuti in diversi scavi archeologici. Il tipo qui raffigurato è un tridente portato alla luce in un sito datato intorno alla fine del II secolo a.C. Vedi immagine sotto.

Dettagli:

• Asta opzionale (150 cm x 3 cm). Selezionare l'opzione funzionale.
• Lunghezza circa 32 cm
• Larghezza massima tra i denti estremi: circa 14 cmPeso: circa 1 kg
• Prodotto 100% fatto a mano in Spagna con metodi tradizionali.

Nell'immagine, il tridente archeologico originale di retiarius in stile curvo, realizzato in bronzo e datato nel II secolo: