Anello serpente V

I Romani hanno importato gusti e pratiche dall'Oriente e dalla Grecia, una cultura in cui il serpente aveva un ruolo religioso, come propiziatore di guarigione e rigenerazione della vita, poiché la sua capacità di cambiare pelle era interpretata come una rinascita.

I Greci lo raffiguravano sul bastone di Asclepio, il dio della medicina, e sul caduceo di Ermes (il Mercurio romano). Tuttavia, esistono prove di questi anelli anche prima del periodo tolemaico.

Questo anello è aperto per adattarsi alle taglie. Offerto nelle versioni argento e ottone con placatura in oro. Il serpente ondeggia il corpo sopra il dito come se fosse in posizione difensiva e dirige la testa verso la mano.

Peso 10 gr.

Nella foto, anelli di serpente romani, datati al I secolo d.C., esposti al British Museum.