Carbatinae II

Le carbatinae erano una calzatura molto diffusa nella vita civile romana. Si tratta di una scarpa unisex molto semplice, realizzata per chi non poteva permettersi un calcei o una scarpa chiusa di qualità e fattura superiore. Il suo utilizzo si estende dall'epoca pre-romana fino al medioevo, in quanto si tratta di una scarpa versatile e comoda, che può essere indossata con o senza udones (calzini).

Le carbatine consistevano in una scarpa fatta di un unico pezzo di pelle tagliato e unito con cordoncini di cuoio, che finivano per chiudere completamente le carbatinae. Questo permette di adattarsi perfettamente al piede.

Questa versione di carbatinae è realizzata in pelle bovina di 3 mm di spessore. È stata utilizzata la concia al vegetale, il sistema tradizionale utilizzato fin dall'antichità.  Questo processo, che richiede molto tempo, trasforma la pelle grezza in un materiale che dura per anni. Il processo di concia richiede tamburi di legno dove i pezzi vengono conciati lentamente utilizzando tannini naturali. Si tratta di un processo completamente naturale e rispettoso dell'ambiente. L'aspetto scurito conferisce l'aspetto dell'età, poiché l'esposizione naturale e prolungata di qualsiasi pelle agli agenti atmosferici provoca questa tonalità scura, di cui il ricreatore gode fin dal primo momento.

Queste carbatinae sono particolarmente realistiche, poiché non hanno suole, come invece accade in altri modelli.

Realizzato in pelle di bufalo di circa 3 mm di spessore.

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