Petasus
Cappello tessalo a tesa larga per uso generale, adottato dai Romani.
Il petasus compare in alcune fonti grafiche greche, da dove si è diffuso il suo uso. Sembra che già prima dei Romani, gli Etruschi utilizzassero questo cappello.
La cavalleria greca usava una variante di petasus e nel secondo libro dei Maccabei della Bibbia greca Septuaginta viene citata l'espressione "marciare sotto il petasium", riferita ai giovani che andavano al ginnasio, come era tipico anche dei giovani atleti.
Il termine petasus designa quindi qualsiasi tipo di cappello a tesa larga e a corona bassa, realizzato in feltro o in fibre vegetali intrecciate. Nelle fonti sono talvolta appesi alla schiena con una corda, che serviva anche a tenere il cappello ben saldo sulla testa e a evitare che si staccasse con il vento, data la sua leggerezza.
È un cappello per tutti gli usi, dai viaggiatori e contadini, ai gentiluomini che frequentano il teatro, alla vita di campo in qualsiasi castrum.
Questo modello di petasus ha un diametro totale di 50 cm ed è proposto in due materiali: palma intrecciata e fibre vegetali. I bordi sono solidi, ma un po' sfrangiati di proposito, per dare un aspetto autentico.
Peso 80 gr.
Nell'immagine il petaso è raffigurato su un vaso funerario.
Scheda dati
- Material
- Lana
Lino
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