Orecchini Persefone

Tanit, dea fenicia (punica) della guerra, era anche una dea madre vergine e un simbolo di fertilità. Era la moglie di Ba'al Hammon (Moloch), il dio principale di Cartagine. Tanit era la divinità tutelare della città di Cartagine, motivo per cui la sua effigie si trova sulle sue monete.

Il sincretismo religioso si estende alla regina Didone, talvolta identificata con la dea, così come alla babilonese Ishtar, all'egiziana Neith e alla greca Atena.

Le raffigurazioni di Tanit sono frequenti sulle monete cartaginesi, dove la dea è vista con un'acconciatura di tipo mediterraneo, con un diadema greco e con le corna tipiche di altre divinità ebraiche o cananee (tra le altre). Sulla moneta qui sotto, Tanit è raffigurata come Persefone (cosa che ha confuso alcuni), con un copricapo di covoni di grano. Si tratta di un'influenza ellenistica che non altera il motivo della rappresentazione, che rimane Tanit, ma ci aiuta a dare un nome a questi orecchini. Orecchini di questo tipo erano già di moda nel III secolo a.C..

Cartagine è caduta in mano ai Romani nel 146 a.C. e nel II secolo d.C. era la capitale indiscussa dell'Africa e la seconda città più popolosa dell'impero. Il culto di Tanit non scomparve mai e i suoi templi coesistevano con altri templi romani. Ci sono prove che il culto della dea sia continuato fino alla cristianizzazione dell'impero, a partire dal II secolo d.C., come le statue e le altre rappresentazioni trovate a Ibiza, in Spagna.

Questa replica è realizzata interamente in ottone.

Caratteristiche:

• Lunghezza circa 35 mm
• Larghezza massima circa 18 mm