Forcella da moschetto

La comparsa dei moschetti sui campi di battaglia del XVI secolo portò con sé una serie di innovazioni tecniche che accompagnarono il funzionamento di questa nuova arma. Tra gli accessori indispensabili per maneggiare il moschetto c'era la forcella, un pezzo forgiato a forma di U che coronava un'asta semplice (in legno o in ferro) e che consentiva al soldato di appoggiare il suo grande e pesante moschetto per eseguire una sorta di puntamento. Le forcelle potevano avere configurazioni ed estremità diverse, ma seguivano tutte uno schema comune che assolveva alla loro funzione.

Verso la metà del XVII secolo, i modelli di moschetto stavano diventando più leggeri in termini di dimensioni e peso, tanto che la forcella non era più necessaria nell'equipaggiamento del moschettiere. Questa riduzione delle dimensioni fece sì che il moschetto vincesse definitivamente la competizione con l'archibugio, che scomparve gradualmente dal campo di battaglia.

Il nostro laboratorio storico ha realizzato questo modello di testa di forcella di moschetto in acciaio forgiato con metodi tradizionali. Il pezzo si ispira agli originali conservati nei musei o nelle collezioni private di tutta Europa. Come in alcuni modelli, l'acciaio si estende in un ulteriore lembo che include un foro per il fissaggio di un chiodo per rinforzare la giunzione con l'asta.

Misure:

• Larghezza massima della forcella: circa 7 cm.
• Altezza totale (circa): 21 cm.
• Diametro massimo del mozzo: circa 3 cm.
• Diametro del foro di fissaggio: circa 5 mm.
• Peso (circa): 131 g.